PONTICELLI



Ponticelli
Stato Italia Italia
Regione Campania Campania
Provincia Napoli Napoli
Città CoA Città di Napoli.svg Napoli
Circoscrizione Municipalità VI
Altri quartieri Barra
San Giovanni a Teduccio
Codice postale 80147
Superficie 9,11 km²
Abitanti 75 097 ab. (2001)
Densità 8 243,36 ab./km²
Nome abitanti ponticellesi

« Sotto gli Angioini erano due villaggi contigui, uno detto Ponticellum magnum, e l'altro Ponticellum piczolum. [...] Dopo gli Angioini di questi due casali se ne formò uno solo, [...] »
(Lorenzo Giustiniani, Dizionario geografico ragionato del Regno di Napoli, Volume 7, Napoli 1797, voce "Ponticelli", pag. 248-250[1])


Comune autonomo fino al 1925, oggi forma insieme ai quartieri Barra e San Giovanni a Teduccio la VI Municipalità del comune di Napoli.Ponticelli è un quartiere di Napoli situato nella zona orientale della città.

Confina a nord con i comuni di Casoria e Volla, ad est con Cercola e San Sebastiano al Vesuvio; a sud con il quartiereBarra e con il comune di San Giorgio a Cremano, e ad ovest col quartiere Poggioreale. Dista 5,5 km dalla stazione centrale di Napoli di piazza Garibaldi e 5 km dall'aeroporto di Capodichino.


Chiesa di Santa Maria dell'Arco
Chiesa di Santa Caterina Volpicelli
Chiesa di Santa Croce

Età antica

Documenti storici testimoniano la presenza nella zona di antichi insediamenti romani e influenze religiose fenicie venute alla luce durante la ricostruzione post-terremoto. Tra gli insediamenti portati alla luce nel dopoterremoto vi sono due ville rustiche, una delle quali completamente dissotterrata. Tale villa appartenente ad un discendente di un veterano di Silla, Caius Olius Ampliatus, era dedita alla produzione e commercio di cereali e vino. La villa in questione fu sepolta (è stato rinvenuto lo scheletro di un villano) in seguito all'eruzione del 79 d.C.

Medioevo

È però a partire dall'XI secolo che compaiono le prime fonti storiche su "Ponticello", probabilmente solo un piccolo agglomerato di case rustiche con i loro fondi da coltivare.

Nella prima metà del XIII secolo l'espansione dell'abitato vide anche la costruzione della più antica basilica-santuario vesuviana: la Basilica santuario di Santa Maria della Neve, che in seguito sarà abbellita da un gran numero di opere d'arte.

Regno di Napoli

Intanto si erano andati formando due siti urbani distinti, "Ponticello grande" e "Ponticello piccolo", che poi si fusero in un unico villaggio assumendo per questo la denominazione plurale di "Ponticelli", com'è documentato nella numerazione dei Villaggi di Napoli del 1497.

Ponticelli ha avuto un importante ruolo durante la rivoluzione napoletana del 1799: vi furono infatti eseguite le condanne a morte inflitte dai repubblicani a tredici uomini fedeli a Ferdinando IV.

Seconda guerra mondiale

Il 25 luglio 1943, durante la seconda guerra mondiale, Ponticelli fu il primo quartiere in Europa a sollevarsi contro ilnazifascismo, quando gli abitanti, guidati dagli antifascisti della zona, tutti iscritti al clandestino Partito Comunista Italiano, assaltarono la sede rionale fascista, in piazza Municipio. Durante l'occupazione nazista 34 innocenti morirono per rappresaglia da parte dei soldati tedeschi.

Il secondo dopoguerra

Il declino di Ponticelli comincia con la ricostruzione del dopoguerra e la grande speculazione edilizia che in città si ebbe con ilsindaco Achille Lauro: furono costruite centinaia di case popolari che costituirono rioni malsani e sovrappopolati come ad esempio Rione De Gasperi, il Lotto Zero che parte da Via Bartolo Longo, il Parco Conacal e il Parco Galeazzo che raccolse gli sfollati di varie zone del centro di Napoli dopo il terremoto del 1980. E con la costruzione di varie scuole, tra cui la Gian Battista Marino proprio nel Lotto 0.

Economia

Il tratto di via Argine dove sono presenti molte aziende tra le quali alcune di grande spessore come l'Ansaldo STS, l'AnsaldoBreda e la Whirlpool. Da alcuni anni è sorto un nuovo Centro commerciale, Galleria Auchan Argine, il primo centroAuchan del capoluogo.

Solidarietà sociale

Nonostante i problemi, il quartiere può contare su una diffusa rete di solidarietà che affonda le proprie radici nel numero notevole di associazioni laiche e cattoliche impegnate nell'attività culturale, sportiva e di volontariato. Ciò ha portato ad una grande collaborazione con gli enti pubblici ed alla promozione di una serie di progetti di integrazione socio-sanitaria quali, ad esempio, "Anziani in rete" per prevenire le principali patologie che colpiscono la terza età e per fornire ascolto e sostegno a quanti soffrono la solitudine.

Anche la collaborazione con la scuola è molto forte a causa della dispersione scolastica che è in aumento nel quartiere. A tal proposito l'associazione Arcimovie ha promosso recentemente il progetto Catrin (Centro audiovisivi teatro ragazzi incontro a Napoli) che offre accoglienza, sostegno e ascolto per ragazzi a rischio da inserire in attività cineamatoriali.

Progetti di rilancio del quartiere

L'intero quartiere è centro di un poderosissimo piano di riqualificazione urbanistica ed economica.

Trasporto su ferro

Le istituzioni locali hanno puntato molto soprattutto sul settore dei trasporti pubblici e sul recupero urbanistico di aree depresse reso possibile grazie all'apertura della linea Botteghelle-San Giorgio a Cremano, gestita dalla Circumvesuviana.

L'ospedale del Mare

Per la nuova politica sanitaria regionale decreto (49/2010), è stato deciso di accorpare numerosi ospedali cittadini (Loreto Mare, Ascalesi, Incurabili, San Gennaro) in uno solo, l'ospedale del Mare Azienda ospedaliera di rilievo nazionale), in costruzione, il cui progetto è stato redatto secondo i riferimenti del progetto di un ospedale modello di Renzo Pianosviluppato nel 2001 per il Ministero della Salute (ministro Veronesi).

L'ospedale del mare è il primo project financing sanitario avviato in Italia. La struttura servirà mezzo milione di cittadini, anche quelli della popolosa fascia dei comuni vesuviani. La costruzione consentirà la nascita di 400 nuovi posti di lavoro e, a regime, nel settore dei servizi, darà lavoro ad altre 600 persone, escluso il personale tecnico e sanitario che si stima in circa 2500 addetti

I lavori, dal 2006, procedono molto a rilento.

Sono ripresi, dopo una lunga e complessa trattativa condotta tra Astaldi S.p.A. e il commissario ad acta (ing. Ciro Verdoliva), il 2 settembre 2013 ed il completamento è previsto entro agosto 2015.

Chiese principali