La Fontana del Nettuno è una delle fontane più belle di napolie fu costruita per il viceré Enrico Guzman conte di Olivares.
La struttura, gli elementi decorativi e la collocazione della fontana hanno subito molti cambiamenti nei secoli.
Per trent'anni decorò lo spazio antistante l'Arsenale fino al 1622, quando il duca d'Alba la fece spostare nella piazza del palazzo reale, poi da qui fu rimossa un'altra volta e collocata
nello slargo di Castel dell'Ovo nel 1637.
Nemmeno qui la posizione fu ritenuta idonea per via dei possibili attacchi che la fortezza poteva subire dal mare, così alla fine del 1800, il Comune la fece collocare nell'attuale piazza
Borsa, dove è rimasta fino al 2000, quando, anche per facilitare i lavori del cantiere della metropolitana, è stata restaurata e riportata nell'antica posizione in via Medina.
Ideata da Domenico Fontana al principio del '600, fu poi rimaneggiata da Cosimo Fanzago del quale sono i leoni, gli stemmi e la balaustra, mentre i mostri marini sono di Pietro Bernini e la
statua del Nettuno è di Michelangelo Naccherino.
La fontana è costituita da una grande vasca, circondata da una balaustra intervallata da quattro scalette; ai lati di queste, acqua fluisce da bocche di leoni che, tra le zampe,
custodiscono scudi della città.
Nella vasca centrale, due mostri marini versano acqua in una vaschetta adornata da figure simboliche, e, ai bordi, quattro delfini cavalcati da tritoni hanno la stessa
funzione.
Al centro della fontana, su uno scoglio, due satiri e due ninfe reggono con la mano e con la testa una tazza su cui si erge la statua di Nettuno, mantenente un tridente da cui zampilla
acqua.
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