Sulla parete di fondo si trovava l'affresco, quasi del tutto svanito, dell'antica immagine della Madonna della Sanità (sec. V-VI) che è anche la più antica
immagine mariana a Napoli, oggi custodita nel primo altarino sulla destra della basilica moderna.
In esso è conservato, sulla sinistra, un affresco del sec. IX che rappresenta la Vergine col bambino e due Santi vescovi ai suoi lati, uno probabilmente San
Gaudioso vescovo dell'Abitinia. Il settecentesco pavimento in maioliche sostituisce l'originaria pavimentazione probabilmente in tufo; altarini in marmo e stupendi
affreschi di G. Bernardino Fera chiudono gli originari ingressi ai cubiculum delle catacombe; l'altare maggiore è dedicato a papa Antero, che fu papa per soli due
mesi, eletto il 21 novembre del 235, morì il 3 gennaio del 236.
Dopo la traslazione dei corpi dei santi in città nel IX sec., l'ecclesia beati Gaudiosi cadde nel dimenticatoio, cancellata dalla Lava dei Vergini. Il ritrovamento
fu quasi miracoloso, come ci racconta il Celano. Probabilmente il cimitero adiacente la Cripta già esisteva prima dell'arrivo di Gaudioso, come uno dei numerosi
cimiteri in questa zona (Borgo dei Vergini e borgo della Sanità).
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