La leggenda di Castel dell’Ovo
Una leggenda molto conosciuta fin dall’epoca antica, risalente addirittura
al trecento racconta che, il sommo poeta
Virgilio sia vissuto a
Napoli per molto tempo e abbia operato molti cambiamenti nella
citta’ per migliorarla e renderla ancora piu’ bella e accogliente. Della
sua arte magica e’ rimasta risonanza in tutto il mondo. Fece le cose piu’
strane che ancora oggi hanno riscontro nei muri, nelle grotte, nelle
strade. Una delle magie che Virgilio
opero’ a Napoli riguarda il
Castello dell’Ovo. Tuttora spicca nel mare dell’attuale
via Caracciolo, offrendo uno scorcio
di paesaggio suggestivo e affascinante nella passeggiata quotidiana degli
abitanti o agli occhi stupiti dei turisti.
Questo Castello si chiamava Marino perche’
sorgeva nelle acque
.
Nei suoi sotterranei il poeta latino pose un uovo di gallina sistemato in
una caraffa di vetro piena d’acqua protetta da una gabbia di ferro.
Questa fu appesa a una pesante trave di quercia sistemata in una cameretta
fatta cost
ruire apposta nella quale penetrava un raggio di luce.
Da quest’uovo, credeva Virgilio, sarebbe
dipesa al sorte di quel castello.
I napoletani da allora, credono che il Castel dell’Ovo
(che cosi’ poi fu chiamato esistera’ fin tanto che quell’uovo nascosto nelle
sue fondamenta non verra’ distrutto.
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