Iniziamo il percorso da una rua qualsiasi. A Napoli, infatti, ci sono ancora un paio di vie così chiamate, a causa della dominazione spagnola
(rua = via) e ce ne andiamo al famoso vico Scassacocchi, detto così perché una volta in quella zona si demolivano le carrozze (scassa-cocchi) e poi ci inoltriamo p'ovico 'a munnezza.
Ma come? Hanno intestato una via al problema dei rifiuti a Napoli? Ma no, in realtà, anticamente il vicolo era intitolato a Maria Mondez, una
nobildonna e il popolino (a quel tempo molto ignorante) capiva "monnezza"! Poi c'era 'ovico 'e perucchie perché anche qui il popolino capiva
pidocchi anzichépitocchi: in realtà il vicolo era il luogo in cui vivevano, non si sa bene, molti usurai o molti poveri. E finalmente un nome
poetico: Via Settimo Cielo. Adesso non c'è più, ma non vorrei sbagliare dicendo che leggevo questa targa quando ero piccolo, e mi pare fosse una
traversa di via Costantinopoli.
Anche qui un bell'errore: si intendeva dedicare la via a Settimio Celio, un console romano, ma gli incisori della lapide scrissero proprio così:
Via Settimo Cielo!