ARENELLA
Arenella | |
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Piazza Medaglie d'Oro, fermata della metropolitana. | |
Stato | Italia |
Regione | Campania |
Provincia | Napoli |
Città | Napoli |
Circoscrizione | Municipalità V |
Quartiere | Arenella |
Altri quartieri | Vomero |
Codice postale | 80128 |
Superficie | 5,25 km² |
Abitanti | 72 031 ab. |
Densità | 13 720,19 ab./km² |
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Secondo alcune fonti, l'origine del suo nome è probabilmente da ricollegarsi al fatto che uno dei nuclei antichi di tale zona, piazzetta Arenella, nei pressi della moderna piazza Muzij, si presentava e si presenta come una piccola arena, in cui si svolgevano gli incontri, i mercati e le manifestazioni civili e religiose più importanti.
Altre voci di popolo invece attribuiscono tale denominazione ai detriti arenosi provenienti dalla collina dei Camaldoli trasportati dall'acqua piovana che si depositavano appunto nella piazza di cui sopra.
In particolare prima del XX secolo nella zona collinare della città, costituita allora per lo più da zone agricole, non si denominavano mai o quasi gli spiazzi presenti sul territorio col termine di piazza o piazzetta, bensì col nome di "largo" (come ad esempio largo Antignano, tuttora esistente) o di "arena", le cui deformazioni quartierali sono appunto quelle di Arenella e Arenaccia.
Il luogo, essendo isolato e molto scosceso, rimase, fino al '900, privo d'insediamenti di rilievo. Erano presenti, oltre a poche solitarie ville nobiliari (sorte dal '600 in poi ad opera di notabili napoletani, come dimore di villeggiatura), esclusivamente due nuclei abitativi rurali: il villaggio Arenella e le Due Porte. Le vie d'accesso erano sentieri in aspra salita, percorsi perlopiù a dorso d'asino.
L'urbanizzazione del nuovo rione Arenella era già nei piani del Risanamento del 1886, ma la società Risanamento, per carenza di fondi, iniziò ad eseguire i lavori necessari solo nel 1927; con l'intenzione, peraltro, di destinare a giardini, vie e piazze più della metà del territorio da urbanizzare. Il nucleo della nuova sistemazione fu la struttura a raggiera di piazza Medaglie d'Oro. Prima della seconda guerra mondiale fu dunque realizzata l'ossatura dell'impianto viario, ma ben poche costruzioni abitative.
Nel corso degli anni venti, inoltre, la salubrità dei luoghi spinse gli urbanisti a indicare la parte più alta dell'Arenella come sede più adatta per un grande complesso ospedaliero.
La zona è stata massicciamente urbanizzata a partire dalla seconda metà del Novecento, conseguentemente alla saturazione edilizia del vicino quartiere delVomero.
Nei pressi della piazzetta Arenella, nel piccolo agglomerato di case attorno alla chiesa di Santa Maria del Soccorso all'Arenella, era situata la casa natale del grande pittore Salvator Rosa, una vecchia masseria rurale sulla cui parete il 20 ottobre 1876 fu apposta una lapide commemorativa; ma nel 1938 l'edificio fu distrutto, insieme ad altre vecchie case contigue, per ottemperare al piano di ampliamento del rione Arenella e costruire nuovi palazzi. Nel febbraio del 1933 fu posto nella piazza un monumento in bronzo all'artista, su modello di una statua di Achille D'Orsi del 1871. Oggi è collocato al centro di piazza Francesco Muzii, nelle immediate vicinanze di piazzetta Arenella, essendo stato spostato da quest'ultima nel 1963 quando vi fu sistemata l'immagine della Madonna Immacolata.
Altri importanti edifici di culto sono la chiesa di Sant'Anna all'Arenella e la chiesa dell'Arciconfraternita di Santa Maria del Soccorso, costruite prima del boom edilizio della seconda metà del XX secolo. In questo periodo infatti si aggiunsero il complesso parrocchiale di Santa Maria della Rotonda e la nuova Cappella Cangiani.
Nel quartiere è anche presente una delle due statue dedicata a Totò, inaugurata il 17 aprile 1999, presso via Sigmund Freud, nella zona Rione Alto.
Nel territorio dell'Arenella vi sono la zona ospedaliera (comprendente il Policlinico Universitario e le facoltà di Medicina, Farmacia e Biotecnologie dell'Università Federico II e gli ospedali Antonio Cardarelli, Pascale, Cotugno, e Monaldi), centri ricerca del CNR, del Tigem ed il parco urbano dei Camaldoli.
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